la tela del diavolo
la tela del diavolo
Strano libro! Non comune il metodo di narrazione.
La commistione di situazioni assurde permette da subito di immergersi nella trama che sembra scadere nel fantasy, ma che un attimo dopo ti riporta alla realtà lasciandoti dei dubbi dove prima avevi certezze.
Un giallo anomalo e godibile, imprevedibile, raffinato anche nei momenti cruenti.
Spazia dalla storia dell'arte alla metafisica con tratti di umorismo intelligente e situazioni sensuali e erotiche mai volgari, anzi, i personaggi vengono ben delineati anche sotto questo aspetto, donando loro uno spessore umano maggiore.
I personaggi femminili sono così ben delineati che si nota l'attenzione dell'autore nel non cadere nello stereotipo.
Una trama poco consueta dove i colpi di scena più che colpire il lettore, lo spiazzano, lo rendono meno sicuro di aver capito in anticipo il finale. L'ambientazione a Venezia è una scelta vincente.
Questa volta si è riuscito a dare una vera ambientazione di Venezia molto lontana dalle solite cartoline stereotipate.
Io ho avuto modo di frequentare la città anni addietro per lavoro e, con la lettura di questo racconto, ho rivissuto le sensazioni che ho provato allora nel godermi la città con i miei amici veneziani.
Se questo è il suo primo libro, ha iniziato col piede giusto.
L.A
La commistione di situazioni assurde permette da subito di immergersi nella trama che sembra scadere nel fantasy, ma che un attimo dopo ti riporta alla realtà lasciandoti dei dubbi dove prima avevi certezze.
Un giallo anomalo e godibile, imprevedibile, raffinato anche nei momenti cruenti.
Spazia dalla storia dell'arte alla metafisica con tratti di umorismo intelligente e situazioni sensuali e erotiche mai volgari, anzi, i personaggi vengono ben delineati anche sotto questo aspetto, donando loro uno spessore umano maggiore.
I personaggi femminili sono così ben delineati che si nota l'attenzione dell'autore nel non cadere nello stereotipo.
Una trama poco consueta dove i colpi di scena più che colpire il lettore, lo spiazzano, lo rendono meno sicuro di aver capito in anticipo il finale. L'ambientazione a Venezia è una scelta vincente.
Questa volta si è riuscito a dare una vera ambientazione di Venezia molto lontana dalle solite cartoline stereotipate.
Io ho avuto modo di frequentare la città anni addietro per lavoro e, con la lettura di questo racconto, ho rivissuto le sensazioni che ho provato allora nel godermi la città con i miei amici veneziani.
Se questo è il suo primo libro, ha iniziato col piede giusto.
L.A
Riferimenti Pittorici
Caravaggio
Giuditta e Oloferne olio su tela, 145 × 195 cm
Roma, Galleria nazionale di arte antica
Giuditta e Oloferne olio su tela, 145 × 195 cm
Roma, Galleria nazionale di arte antica
Jacques-Louis David
Tempera su tela, 165 x 128,5 cm
Musées Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles
Tempera su tela, 165 x 128,5 cm
Musées Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles
Gustave Courbet (French, 1819–1877)
L'origine del mondo (1866)
Questo quadro accese polemiche ferocissime: venne messo al bando, costretto alla visione nascosta,
dietro un drappo, per piacere e tranquillità dei perbenisti più viziosi.
L'origine del mondo (1866)
Questo quadro accese polemiche ferocissime: venne messo al bando, costretto alla visione nascosta,
dietro un drappo, per piacere e tranquillità dei perbenisti più viziosi.
Gustave Courbet (French, 1819–1877)
Sleep, (1866) Oil on canvas; 53 1/8 x 78 3/4 in. (135 x 200 cm)
Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris
Sleep, (1866) Oil on canvas; 53 1/8 x 78 3/4 in. (135 x 200 cm)
Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris
Pyke Koch
Extase (1967), 60.5x75cm, oil on canvas
Collezione privata Olanda
Extase (1967), 60.5x75cm, oil on canvas
Collezione privata Olanda